RAVVEDIMENTO SPECIALE. I 5 RISCHI DA EVITARE

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Ravvedimento speciale 2025. I 5 rischi da evitare! 


Il ravvedimento speciale 2025 consente ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione fiscale attraverso il versamento di un’imposta sostitutiva su redditi, addizionali e IRAP. Questa misura interessante presenta diverse criticità che potrebbero compromettere la validità dell’adesione, soprattutto in caso di errori nel calcolo degli importi e delle rate.

🔷 Mancanza di un software
Uno dei problemi principali di questa procedura è l’assenza di un software ufficiale fornito dall’Agenzia delle Entrate per determinare il piano di rateizzazione. Questo significa che ogni contribuente dovrà autonomamente frazionare l’importo dovuto, applicare il tasso di interesse legale – che potrebbe variare nel tempo – e assicurarsi di versare ogni rata nei tempi previsti.

🔷 Scadenze e rateizzazione
I contribuenti che intendono aderire al ravvedimento speciale devono scegliere tra due modalità di pagamento. La prima prevede il saldo dell’intero importo in un’unica soluzione entro il 31 marzo 2025. La seconda consente di rateizzare il debito fino a un massimo di 24 rate mensili, ma con l’applicazione di interessi calcolati al tasso legale. Un ulteriore problema deriva dall’incertezza relativa agli interessi applicabili nel 2026, poiché il tasso non è ancora stato definito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

🔷 Verifica dei prospetti
Un altro aspetto critico riguarda i prospetti messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate nel cassetto fiscale, che dovrebbero indicare le imposte dovute e le annualità sanabili. Tuttavia, in alcuni casi questi prospetti potrebbero risultare incompleti o errati

🔷 Società trasparenti
Le società di persone, le associazioni e le SRL che adottano il regime di trasparenza fiscale possono pagare l’imposta sostitutiva per conto dei soci. Questo meccanismo è stato introdotto per evitare che l’errore di un singolo socio comprometta l’intero ravvedimento fiscale. Un dubbio però importante riguarda la possibilità di utilizzare crediti fiscali per compensare l’importo dovuto. Al momento, non esiste un chiarimento ufficiale su questo punto e il rischio è che l’operazione possa essere considerata un accollo tributario non ammesso dall’attuale normativa.

🔷 Quali annualità conviene includere nel ravvedimento speciale?
Per il periodo d’imposta 2018, se il contribuente ha ottenuto un punteggio ISA tra 8 e 10, i termini di accertamento sono decaduti il 31 dicembre 2023. In questo caso, l’inclusione di tale annualità nel ravvedimento speciale potrebbe non essere necessaria. Alla luce di tutte queste criticità, è fondamentale che i contribuenti che intendono aderire al ravvedimento speciale verifichino con attenzione i prospetti dell’Agenzia delle Entrate, valutino con precisione quali annualità sanare e, soprattutto, si affidino a un consulente fiscale esperto per evitare errori nel calcolo degli importi e delle rate. La mancata attenzione a questi dettagli potrebbe portare alla decadenza dello scudo fiscale e a possibili contestazioni future. Per questo motivo, è importante affrontare questa operazione con la massima cautela e con il supporto di un professionista qualificato.

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Dott. Antonio Procida

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